Un'esperienza alternativa

Abstract

L’articolo tratta dell’esperienza di un laboratorio di P4C in un contesto peculiare come quello della ludoteca comunale della I Municipalità della città di Napoli. Napoli è forse l’unica città in Europa che presenta un’alta densità di popolazione indigente in tutti i quartieri, finanche nel centro storico. Ne segue che l’infanzia e l’adolescenza presentano caratteri di alta problematicità. Attraverso la descrizione delle attività che si svolgono in ambito ludotecario con bambini di età compresa tra i 5 e i 9 anni, si analizza l’importanza che il gioco riveste nel campo educativo, specialmente in quartieri in cui è presente un alto disagio sociale. In tale contesto grande importanza rivestono le attività di laboratorio che spesso hanno una funzione complementare a quella scolastica. Queste vengono definite ludiformi perché hanno come fine l’apprendimento e lo sviluppo educazionale attraverso attività pratiche. Anche la P4C viene descritta come un’attività ludiforme e, da questi presupposti, è nata l’idea di iniziare un laboratorio di P4C in ludoteca. La sua applicazione in un contesto ludico ha reso necessari alcuni cambiamenti. Si sono introdotte attività di carattere ludiforme in sostituzione al testo stimolo proposto dal curricolo tradizionale e si sono eliminati quegli elementi che potevano ricordare ai bambini l’attività scolastica, come l’uso della lavagna e la trascrizione delle domande, focalizzando la discussione sugli argomenti scaturiti dalle attività stesse. I cambiamenti non hanno tradito le finalità del curricolo, dimostrando che la P4C può essere esercitata in contesti alternativi a quello scolastico. Parole chiave:philosophy for children; ludoteca; gioco