Sprechi alimentari in un ospedale nella regione nordoccidentale del Paraná

Abstract

Lo spreco alimentare negli ospedali è una questione preoccupante che richiede politiche e pratiche efficaci per garantire l’uso responsabile delle risorse alimentari e la riduzione dell’impatto ambientale. L'obiettivo di questo lavoro era analizzare i rifiuti alimentari in un ospedale nella regione nordoccidentale del Paraná. La raccolta dei dati è avvenuta in 14 giorni diversi, con il personale dell'Unità di Terapia Intensiva (ICU), dell'ambulatorio medico (pazienti e accompagnatori) e della pediatria (accompagnatori). Sono stati quantificati gli avanzi puliti e sporchi della mensa, è stato calcolato il consumo di rifiuti ed è stato stimato il numero di persone che potevano essere nutrite con gli avanzi sporchi e il consumo di avanzi. I risultati riscontrati per il resto del personale di terapia intensiva sono stati del 16,3% a pranzo e del 27,5% a cena, per i pazienti 36,7% a pranzo e 34,8% a cena e per gli accompagnatori 23,7% a pranzo e 32,8% a cena, valori superiori a quelli raccomandati in letteratura. Le diete povere di sodio e quelle generali a pranzo presentano le percentuali medie di residui più elevate. In relazione ai diversi settori, in terapia intensiva il restante consumo è stato significativamente più elevato a cena (27,5%) che a pranzo (16,3%). Con gli avanzi sporchi della mensa si potrebbero servire 35 pasti in più al giorno. Con il restante consumo di tutti i settori valutati, 74 pasti in più al giorno. Le percentuali di rifiuti riscontrate nel presente studio sono superiori a quelle raccomandate in letteratura. Pertanto, la pianificazione e il controllo dei rifiuti devono essere incentivati ​​quotidianamente, puntando ad abbassare i costi per l’ente e a ridurre i danni all’ambiente.