La “vie Auchan”. Reversioni comunitarie dietro le quinte di un ipermercato

Autores

  • Onofrio Romano

Palavras-chave:

Comunicação, Mercadologia

Resumo

L’equilibrio socio-politico della modernità è stato garantito per
lungo tempo dallo schema del 40/40, ovvero della “dislocazione
parziale”: quaranta ore settimanali dedicate al lavoro; quaranta ore dedicate alla cittadinanza e alla coltivazione dell’autonomia
personale. La fabbrica ha rappresentato la fucina del “tipo
moderno”, promuovendo nel singolo le virtù della temperanza,
del controllo pulsionale, dell’efficacia razionale. Con la postmodernità, il modello ha conosciuto una crisi profonda: oggi, le nuove istituzioni produttive funzionano secondo dispositivi marcatamente differenti. Questo contributo si concentra sulle trasformazioni del lavoro all’interno degli ipermercati della multinazionale francese Auchan: attraverso l’analisi dei caratteri salienti di due categorie di lavoratori (i capi-reparto e gli addetti alle vendite), s’individua un ritorno della “comunità”, basata sulla logica di fusione tra razionalizzazione e ricreazione affettiva. Tramontata l’epoca della “dislocazione parziale”, vengono offerte al lavoratore due strade opposte: la “dislocazione totale” (coincidente con la requisizione, a beneficio della comunità, dell’intera sfera vitale del soggetto) e la “dislocazione evanescente” (in cui, il rapporto
con l’azienda viene ad indebolirsi fino a rivelarsi per l’operatore del tutto insufficiente a garantirgli una vita autonoma e un
riconoscimento sociale).

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Como Citar

Romano, O. (2015). La “vie Auchan”. Reversioni comunitarie dietro le quinte di un ipermercato. Logos, 12(1), 93–117. Recuperado de https://www.e-publicacoes.uerj.br/logos/article/view/15303